Una buona deglutizione per un bel sorriso
di Francesca Filippi, dott.ssa in Chinesiologia e Massoterapia
Sorreasy dà il benvenuto a Francesca Filippi, chinesiologa e massoterapista, che ci parlerà del binomio sorriso e deglutizione legato alla postura da un punto di vista clinico.
Lo sapete che la lingua ha un ruolo molto importante, non solo nella crescita oro-dentale ma, anche nel determinare mal occlusioni dentali e problematiche posturali e scheletriche?
Ultimamente, nelle consulenze iniziali che faccio con gli allievi prima di iniziare un percorso personalizzato di ginnastica e di riequilibrio posturale mi capita sempre più spesso di riscontrare, sia in adulti che in bambini, problemi posturali o dolori causati da una lingua che non lavora correttamente.
Molte volte, in questi casi, il dentista fa una diagnosi di deglutizione disfunzionale e contemporaneamente si ha presenza costante di dolori cervicali, denti in avanti e molto sporgenti, masticazione scorretta, un percorso di ortodonzia, oppure difficoltà nel parlare o pronunciare alcuni suoni (le ricerche più recenti dimostrano un’incidenza di questi fattori di quasi il 40% sulla popolazione generale).
Prima di tutto però iniziamo a capire quando e come si sviluppa la nostra deglutizione e come e quando viene usata la lingua nella vita di tutti i giorni.
Durante la gestazione la prima catena muscolare che inizia ad attivarsi è quella linguale:
4a settimana: nasce la struttura della lingua
10a settimana: di vita: compare il riflesso della suzione
13a settimana: il feto inizia a deglutire
20a settimana: il feto è in grado di succhiarsi il pollice
34-35a settimana: si coordina in maniera funzionale il meccanismo per l’allattamento al seno
Dopo la nascita il meccanismo della deglutizione non rimane uguale durante tutta la vita, ma cambia in rapporto a vari fattori quali lo sviluppo neuromuscolare, l’eruzione dei denti, la fonazione, la comparsa della posizione eretta del capo, il passaggio da un'alimentazione prevalentemente liquida ad una maggiormente solida.
La deglutizione infantile serve al bambino per succhiare il latte dal seno materno, questo meccanismo inizia ad evolvere verso i 6 -7 mesi quando inizia lo svezzamento e la comparsa dei primi dentini. Tra i 3 e i 7 anni l’evoluzione della deglutizione si completa permettendo al bambino il passaggio a quella adulta. Quest’ultima è caratterizzata dalla posizione della lingua che retrocede ponendosi a contatto con la papilla palatina. Toccando questo punto, la nostra lingua si comporta come un apparecchio naturale andando ad espandere il palato e creando il giusto spazio tra i denti.
Questo consente alle arcate dentarie di allargarsi naturalmente e di venire a contatto grazie alla contrazione dei muscoli masticatori. Parallelamente le labbra riescono ad accostarsi senza contrazione.
In alcuni casi la deglutizione diventa disfunzionale o permane infantile anche dopo i 7 anni, età entro la quale dovrebbe comparire quella di tipo adulto, e questo può accadere per cause di vario tipo:
traumatiche: permanenza prolungata nel canale uterino durante il parto, cordone ombelicale attorno al collo, uso del forcipe o ventosa
strutturali: frenulo corto, ipertrofia adenoidi o tonsille
funzionali: allattamento artificiale, uso eccessivo del ciuccio (oltre i 2 anni di età), vizio del bambino di ciucciare il pollice.
Durante la giornata usiamo quelle che vengono chiamate “funzioni orali”: deglutiamo, mastichiamo, respiriamo e parliamo.
Ma che cos’è veramente l’atto di deglutire? Deglutiamo circa 1600 volte al giorno applicando una forza di 1 kg. Si può pensare quindi che sui denti scarichiamo nell’arco di un’intera giornata l’equivalente del peso di un rinoceronte!
Facciamo tutto questo in maniera “automatica”. Quando c’è un’alterazione della funzione deglutitoria, non siamo più in “equilibrio” e ci troviamo in presenza di uno “squilibrio”, in questo caso muscolare oro facciale.
La nostra bocca è un sistema complesso di muscoli e ossa che sono in costante equilibrio tra loro, ed al suo interno troviamo la lingua, protagonista assoluta, che rappresenta il muscolo più forte del nostro corpo!
L’atto di deglutire riveste, quindi, un ruolo fondamentale.
Ma cosa può succedere se la lingua lavora male? Agisce con una forza che non controlla: non permette al palato di allargarsi e va a spostare i denti in avanti, oppure causa un cerchio tra le arcate e la lingua si ritrova sempre fuori dai denti!
Anche mandibola, mascella e i muscoli del viso possono subire delle variazioni. Immaginate dunque cosa può fare il famoso rinoceronte in 24 ore, alla bocca e ai denti, e quanti danni può provocare nel corso del tempo sia nei bambini che negli adulti.